Clara Gallini: il metodo e i campi di ricerca

23 gennaio 2018

Università degli Studi di Roma La Sapienza, Dipartimento CORIS, via Salaria 113, aula Oriana

CONVEGNO
Clara Gallini: il metodo e i campi di ricerca

MATTINA ORE 9.30
Moderatore: Marcello Massenzio
Saluti Istituzionali: Bruno Mazzara, Direttore
del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale (CORIS)

L’antropologa variopinta. Storie, luoghi, pensieri: Pietro Clemente

Percorsi di ragionevole follia: Adelina Talamonti

La Sardegna nel pensiero di Clara Gallini. Primi sondaggi: Benedetto Caltagirone

Naturalismo e storicismo nella demologia. Clara
Gallini e il paradigma magico: Fabio Dei

POMERIGGIO ORE 14.30
Moderatore: Gino Satta

Penser ensemble, entre Naples et Toulouse, Rome et Paris: Giordana Charuty

Quando i giochi erano pericolosi. Immaginari esotici e razzialisti nell’analisi di Clara Gallini: Enrico Sarnelli

Il breve e lungo rapporto con de Martino: Pietro Angelini

Clara Gallini, antropologa anche di se stessa: Annamaria Rivera

Etnologa del contemporaneo: Vincenzo Padiglione

Il secondo numero di Nostos

Da oggi è online il secondo numero di nostos. Laboratorio di ricerche storiche e antropologiche, la rivista annuale edita dall’Associazione.

Anche quest’anno si tratta di un numero corposo e molto ricco di contenuti.

l’ultimo laboratorio di Clara Gallini
Gino Satta, L’ultimo laboratorio di Clara Gallini 5
Marcello Massenzio, La bizarre meravigliosa 13
Paola Pallottino, Microbiografia dalle lettere 25
Clara Gallini, Prefazione 35
Clara Gallini, Bibliografia di Marc Soriano 53
Adelina Talamonti, Il lato oscuro degli uomini e delle cose 61
Clara Gallini, I territori del meraviglioso 71
Clara Gallini, La soglia del dolore 95

saggi
Berardino Palumbo, L’occhio del re 137
Giovanni Pizza, Ernesto de Martino fuori di sé 193

laboratorio
Gino Satta, La crisi e l’oltre 237
Pasquale Voza, Apocalisse culturale e mutazione antropologica 251
Roberto Beneduce, «Des mots tordus» 265
Simona Taliani, In un mondo rigenerato 305
Marcello Massenzio, Fine del mondo, fine di mondi 337

à propos
Roberto Evangelista, Letteratura e antropologia 355
Andrea Carlino – Giovanni Pizza, Ernesto de Martino 50 361

l’accesso è libero: si può leggere o scaricare dal sito della rivista

http://rivista.ernestodemartino.it

Su Ernesto de Martino

Il numero 1 del 2017 di Palaver, rivista pubblicata dalla Università del Salento, contiene due interessanti saggi su Ernesto de Martino:

Francesco Marano, Neorealismo, Ernesto de Martino, Arturo Zavattini

Enzo Vinicio Alliegro, I documenti d’archivio nella storiografia antropologica: problemi e prospettive. L’esempio dei materiali inediti di Ernesto de Martino nell’Archivio Centrale dello Stato e nell’Archivio Laterza

 

Ernesto De Martino, La fin du monde

Categoria : La recherche

Luogo e data : Rome

Il 21.11.2017 dalle 14.00 alle 18.00

Présentation de la traduction française de l’ouvrage d’Ernesto De Martino “La fin du monde. Essai sur les apocalypses culturelles” (Éditions de l’EHESS, 2016)

21 novembre 2017, à 14h, Rome

 ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME

Présentation de la traduction française de l’ouvrage d’Ernesto De Martino, La fin du monde (Éditions de l’EHESS, 2016)

Org. Fabrice Jesné (EFR)

http://www.efrome.it/it/la-ricerca/agenda-e-incontri/attualita/ernesto-de-martino-la-fin-du-monde.html

Pieghevole Fin du monde francese

Pieghevole Fin du monde italiano

La lezione dei maestri

il prossimo 10 novembre, alle ore 18.30, presso il Museo Civico di Bari, in Strada Sagges n. 13, Patrizia Marzo presenterà una riflessione su Ernesto de Martino: la sua vita nel “periodo barese”, la storia dei suoi studi, cenni sulle sue immense opere e, soprattutto, gli orizzonti futuri del suo messaggio.
I particolari nella locandina.

Amalia Signorelli

Nella giornata di ieri a Roma è scomparsa Amalia Signorelli, socio fondatore della nostra  associazione e, fino all’ultimo, infaticabile animatrice delle discussioni intorno a Ernesto de Martino, al suo insegnamento, ai nuovi percorsi che ne potevano derivare.

Contro canto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap

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Antonio Fanelli

Contro canto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap

Prefazione di Alessandro Portelli

Virgola, n. 128

2017, pp. X-220

ISBN: 9788868436049

€ 25,00

Con la musica non si fa la rivoluzione, ma è pur vero che attraverso i linguaggi e le forme musicali e le pratiche di condivisione e di fruizione della musica si è espresso – e si esprime tutt’oggi – gran parte dello spirito antagonistico dei ceti popolari e delle giovani generazioni del nostro paese. Canzoni e generi musicali hanno caratterizzato varie fasi della nostra storia recente, lasciando un segno profondo nella memoria collettiva. Poca attenzione, però, è stata prestata alle forme di produzione, circolazione e ricezione delle musiche che hanno accompagnato i momenti di tensione politica e di scontro culturale. Si tratta di un vasto patrimonio di pratiche e di esperienze diffuse che delinea una sorta di vero e proprio «contro canto» della storia italiana. Il percorso tracciato in questo libro parte dall’analisi del canto sociale e politico di quelle che Antonio Gramsci definiva «le classi subalterne», prosegue con le vicende dei gruppi e dei movimenti che negli anni della contestazione si opposero all’omologazione di massa cercando di coniugare sperimentazione culturale e attivismo politico e arriva alle nuove forme espressive della conflittualità sociale negli anni del rap e dei centri sociali, con l’invenzione di inedite sonorità che intrecciano la riscoperta della memoria storica dei canti di lotta con la reinvenzione dei dialetti e delle identità locali, a cavallo tra culture giovanili, antagonismo politico, mercato discografico e libera diffusione tramite la rete. La creatività dei gruppi sociali in conflitto con la cultura ufficiale viene qui ricostruita mediante un viaggio tra le vicende del movimento operaio, dei movimenti sociali e delle culture giovanili, delineando un’originale rilettura della storia culturale italiana. Ispirato agli esiti più maturi dei cultural studies, questo lavoro mostra come, scavando nelle pieghe della produzione culturale e musicale, sia possibile leggere, in controluce, la storia del conflitto tra cultura alta e cultura popolare, tra consumo culturale di massa e avanguardie militanti, tra progetti egemonici dell’industria culturale e le forme e le pratiche di resistenza dal basso.

Tra crisi e riscatto


Angela Di Fazio
Tra crisi e riscatto
Elsa Morante legge Ernesto De Martino

Pp. 236 Uscita: 10/3/2017
Collana: Le Sfere – 153
ISBN: 978-88-6598-843-5

Pendragon

Prezzo: € 18,00

 

Un profilo di Elsa Morante, lettrice di etno-antropologia, a partire dai rilievi su un corpus di opere organiche alla ricerca di Ernesto De Martino: il saggio Pro o contro la bomba atomica (1965); la raccolta Il mondo salvato dai ragazzini e altri poemi (1968); i romanzi La Storia (1974) e Aracoeli (1982). Con questo intento il volume analizza, nelle particolari modulazioni morantiane, le tematiche demartiniane dell’antropogenesi (l’oscillazione tra “crisi della presenza” e “riscatto culturale” come forme costitutive dell’essere umano); il rapporto tra storia e metastoria; il concetto di “apocalisse culturale”; la risoluzione del lutto attraverso forme di compianto ritualizzate e la categoria della “festa” rivoluzionaria, motivi funzionali alla definizione, da parte di Morante, del ruolo dell’intellettuale nel secondo dopoguerra. Lo studio arriva così a definire l’eredità di De Martino nei termini di una teoria culturale, che incontra qui una particolare declinazione letteraria.

Treccani e l’archivio De Martino


Il mondo magico

Biennale d’Arte di Venezia 2017 | Padiglione italiano: Il Mondo Magico 

Il mondo Magico, la mostra curata da Cecilia Alemani per padiglione dell’Italia alla 57° biennale d’Arte di Venezia, è formata da tre spazi in successione che ospitano altrettante installazioni di Roberto Cuoghi, Adelita Husni-Bey e Giorgio Andreotta Calò. Tre autori il cui percorso artistico è contrassegnato dalla fiducia nell’immaginazione come possibilità di guardare oltre i fenomeni visibili, rintracciando modi diversi di fare esperienza nella realtà.

http://www.ilmondomagico2017.it/

Il titolo dato alla mostra  è preso a prestito dalla più nota delle opere letterarie dell’antropologo Ernesto de Martino, pubblicato nel 1948, che individuava nei rituali della magia le modalità con cui gli uomini tentano di trovare la propria identità all’interno di contesti storici e sociali incerti.

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