L’altra condizione dell’Italia/Italiens anderer Zustand

 

CENTRO ITALO-TEDESCO
DEUTSCH-ITALIENISCHES ZENTRUM

 

Via Giulio Vigoni, 1
22017 Loveno di Menaggio (CO)
Italia

 

07. – 11. April / aprile 2014

 

 

L’altra condizione dell’Italia. Il “sud posseduto” : antropologie dei fenomeni di possessione tra Ernesto de Martino e Friedrich Nietzsche

Italiens anderer Zustand. Anthropologien des besessenen Südens von Nietzsche bis de Martino

 

 

Italiens anderer Zustand. Anthropologien des besessenen Südens von Nietzsche bis de Martino

 

Mitte des 19. Jahrhunderts kippt das Bild des mitteleuropäischen Sehnsuchtslands Italien vom Klassischen ins Archaische: an die Stelle von Winckelmanns „stiller Anmut und edler Größe“ tritt ein deutlich fremderer Süden, in dem sich zeugende und vernichtende Kräfte verschränken. Anstatt diese Neukonzeptualisierung, für die vor allem Nietzsches Begriff des „Dionysischen“ steht, diskurshistorisch als Spiegelung des Eigenen im Fremden zu dekonstruieren, soll auf der Tagung dem ihr eigenen Realismus nachgegangen werden: Welche Fremdbezüge gab es zwischen Italien und Deutschland tatsächlich, wie inspirierten sie sich gegenseitig, welche Fremdbezüge gab es innerhalb Italiens selbst, die schließlich dazu verhalfen, den eigenen Süden als Projektionsraum erst griechisch-archaischer Vergangenheit und dann imperialer Zukunft zu etablieren? Und wie reagierte der Süden darauf, welche Ressourcen stellte er zur Verfügung? Die These lautet, dass das von beiden Seiten aufgenommene Angebot vordringlich in der Besessenheit und seiner Ritualisierung bestand, die einen zur nördlichen Moderne alternativen Weg der Individualisierung und Subjektwerdung anzeigten. Besessenheit als Mittel des Selbstgewinns durch Selbstverlust  artikulierte und artikuliert sich in der Hinwendung zu Heiligen und zu ekstatischer Religiosität, aus der die Transformationen von Körpern und den aus ihnen gebildeten Gesellschaften folgen.  Die Geschichten dieser Besessenheiten sowie die Vorgeschichten und Effekte ihrer Konzeptualisierungen sollen auf der Tagung anhand konkreter Fälle (ethnographischer und wissenschaftsgeschichtlicher), Akteure und Beobachter vorgestellt und analysiert werden. Neben Friedrich Nietzsche als dem „nördlichen“ Vater des besessenen Südens gilt dabei die besondere Aufmerksamkeit dem Leben, Werk und Wirken des italienischen Religionsethnologen und Philosophen Ernesto de Martino und seiner Umschrift des „Dionysischen“. An den Dokumentarfilmen des vielfach ausgezeichneten Regisseurs Luigi di Gianni schließlich lassen sich die ästhetische Herausforderung der mediterranen Besessenheit vor dem Hintergrund der „dämonischen Leinwand“ sowie die Wirkungsgeschichte der Süditalienethnologie selbst ablesen: deshalb ist ihm eine kleine Retrospektive gewidmet.

 

L’altra condizione dell’Italia. Il “sud posseduto” : antropologie dei fenomeni di possessione tra Ernesto de Martino e Friedrich Nietzsche

 

A metà Ottocento l’immagine dell’Italia come paese del desiderio subisce un totale cambiamento: quella «nobile semplicità e serena grandezza», così come si esprimeva la diffusa percezione winckelmanniana, viene sostituita da un’idea di Sud apparentemente più estraneo e distante, dove le forze generatrici si intrecciano e si mescolano con quelle distruttive. Invece di storicizzare e decostruire questa concezione – che si addensa soprattutto nell’elemento dionisiaco, secondo la dizione nietzscheana – come se si trattasse di un semplice rispecchiamento della propria condizione nell’altra, vogliamo incentrare la nostra attenzione su un dato di realtà: verificare innanzitutto quali erano i rapporti tra intellettuali italiani, tedeschi ed europei in modo da capire come si ispiravano a vicenda e, di seguito, approfondire quali erano i rapporti dell’Italia stessa con quell’alterità interna rappresentata dal Mezzogiorno, che portava a percepire il proprio Sud come spazio esclusivo di immaginazione (inizialmente rivolto verso il passato greco-arcaico e poi diretto versi il futuro imperialistico). E come reagiva il Sud a tutto questo? Quali risorse offriva? E a quale scopo?

Sebbene le prove e le controprove di questa tesi saranno da discutere in dettaglio, c’è da ipotizzare che le risposte avvenissero sempre nell’ordine dei fenomeni di possessione e nel loro grado di ritualizzazione. I quali promettevano di arricchire non solo l’Italia, bensì tutta l’Europa offrendo una strada diversa dall’individualizzazione e dalla soggettivazione inerente alla modernizzazione nordica. Una strada che sarebbe rimasta percorribile anche in periodi di crisi (culturali, politici, economici).

Inoltre, questa produzione rituale veniva integrata e valorizzata in nuove filosofie e sociologie, fino all’emergere dell’antropologia che cominciò ad individuare il punto oscuro centrale del tessuto sociale. Infatti, in questa prospettiva, essere posseduti corrispondeva a una tecnica per (re)conquistare l’io proprio tramite il suo dissolvimento. E tutto questo si esprimeva nell’attaccamento e nella sottomissione ai santi, a una religiosità estatica ed espressiva che contribuisse alla trasformazione dei corpi e, inoltre, delle società che si fondano su di essi.

Vogliamo presentare e analizzare storie e storiografie di tali possessioni, sempre con riferimento ai casi concreti (per quanto riguarda l’etnografia e la storia delle scienze). A Nietzsche – fondatore nordico di un sud “posseduto” – si aggiunge così l’antropologo e filosofo Ernesto de Martino, le cui teorie possono essere intese come contro-lettura proprio di quel concetto di “Dionisiaco” che tanto ha pesato nella storia della cultura contemporanea. Entrambi gli autori, tanto per le opere e le interpretazioni, quanto per l’effetto che hanno avuto nell’ambito scientifico ma anche sul piano genericamente culturale, esigono una riflessione profonda.

Cui si aggiunge la sfida estetica condotta sulla possessione mediterranea di cui sono testimonianza le pellicole di Luigi di Gianni, primo documentarista di de Martino: queste non dimostrano soltanto le varie tappe dell’etnografia meridionale ma la perpetua capacità dello “schermo demoniaco” di suscitare sempre nuove epidemie di “indemoniati”. Come se le pratiche arcaiche invece di perire sotto i colpi dei mass media proprio grazie a questi diventassero sempre più efficaci.

 

 

Mo, 7.11.2014

19:00 Begrüßung durch die Generalsekretärin der Villa Vigoni

20:00 Besessen von Italien. Introduzione (U. van Loyen)

 

Di, 8.4.2014

09:30 Disziplinierung der Offenbarung in der Neuzeit. Die Konsequenzen der  Erfindung des biblischen Kanon für die Geschichte religiöser Erfahrung (H. Zander)

 

10:30 Dionisiaco e Sacro tra Otto- e novecento fino a Ernesto de Martino (G. Moretti)

11:30 Radici mediterranee delle religioni antiche: Pestalozza, Untersteiner, de Martino (R. di Donato)

 

12:30 – 15:00 Mittagspause

15:00 Rudimentäre Universalien und kulturspezifischer Diskurs. Geisterkulte als Dissoziation, Hysterie, Autoskopie und außerkörperliche Erfahrung (Th. Hauschild)

16:00 Besessen von Besessenheit. Die Probe Eusapia Palladinos (E. Voss)

17:00 Nächtliche Besessenheit. Touristen sehen Geister in Ruinen (J. Imorde)

18:00 Die Krise der Präsenz. Rituelle De-Historisierung „trance-mediterran“ (A. Dreschke */ M. Zillinger)

19:30 Abendessen (evtl. anschließend Präsentation einiger Kurzfilme von Luigi di Gianni)

 

Mi, 9.4.2014

09:30 Zur Geschichte der Kulturwissenschaften in Deutschland und Italien (L. Renzi)

10:30 Orientalismo e primitivismo del Mezzogiorno: una tendenza intellettuale ricorrente in Italia e in Europa (F. Faeta)

11:30 Carlo Levi als Ethnologe (R. Snelling) *

12:30 – 15:00 Mittagspause

15:00 Vis magnetica contra vim veneficam. Athanasius Kircher e il tarantismo salentino (T. Pangrazi) *

16:00 La terra del morso. Ingeborg Bachmann ed il Sud (C. Miglio)

17:00 „’Und wo blicke können tödten…’ – Der Malocchio als begehrlicher Augen/Blick” (C. Breuer) *

18:00 Dalla piazza allo schermo: Youtube e il culto della madonna dell’arco (C. Rizzoni) *

19:30 Abendessen

 

Do, 10.4.2014

9:30 Cenni biografici su Ernesto de Martino (A. Talamonti)

10:30 De Martino e il Tarantismo. Il destino della storiografia (S. de Matteis)

11:30 “Les malades vivent leur apocalypse” : folie et histoire de De Martino à Michel Foucault (G. Charuty)

12:30 – 15:00 Mittagspause

15:00 Bilder der Ekstase. Cinematografia demartiniana – Dokumentar- oder Autorenfilm? (M. Schäuble)

16:00 Retrospektive Di Gianni und Filmgespräch (mit U. van Loyen)

19:30 Abendessen

 

Fr., 11.4.2014

9:00 Schlussgespräch

10:30 Ende der Veranstaltung

 

 

Vortragende/ Relatori:

Christian Breuer, Doktorand an der Humboldt-Universität Berlin

Giordana Charuty, Direktorin an der École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris, einschlägig: „Ernesto de Martino. Les viés anterieures d’un anthropologue“, Marseille 2009

Stefano de Matteis, Professor an der Universität Salerno, zuletzt: „Mezzogiorno di fede“, Neapel 2014

Riccardo di Donato, Professor für Klassische Philologie an der Universität Pisa, einschlägig: „I greci selvaggi. L’antropologia storica di Ernesto de Martino“, Rom 1999

Luigi di Gianni, Honorarprofessor an der Universität Suor Orsola Benincasa in Neapel und freier Filmemacher (u.a. „Magia Lucana“, 1958, “Il culto delle pietre”, 1967, “La madonna in cielo, la ‘matre’ in terra”, 2006)

Anja Dreschke, Doktorandin am Graduiertenkolleg „Locating Media“ der Universität Siegen, Filmemacherin („Kölner Stämme“, 2011)

Francesco Faeta, Professor emeritus an der Universität Messina, „La ragione dello sguardo. Pratiche dell’osservazione, della rappresentazione e della memoria“, Turin 2011

Thomas Hauschild, Professor für Sozialanthropologie an der Universität Halle-Wittenberg, „Power and Magic in Italy“, Oxford 2011

Joseph Imorde, Professor für Kunstgeschichte an der Universität Siegen, zuletzt: „Michelangelo Deutsch“, Berlin 2009

Camilla Miglio, Professorin für Deutsche Literatur an der Universität La Sapienza in Rom, zuletzt: “La terra del morso” Rom 2013

Giampiero Moretti, Professor für philosophische Ästhetik an der Universität Neapel L’Orientale, zuletzt: “Heidelberg romantica. Romanticismo tedesco e nichilismo europeo“

Tiziana Pangrazi, Doktorandin an der Universität L’Orientale Neapel

Luca Renzi, Professor an der Universität Urbino “Carlo Bo”, ital. Herausgeber der Schriften Harry Graf Kesslers und Übersetzer von Hermann Bausinger

Carlo Rizzoni, Doktorand an der Universität La Sapienza Rom

Michaela Schäuble, Professorin für Ethnologie an der Universität Bern, zuletzt “Narrating Victimhood: Gender, Religion and the Making of Place in Post-War Croatia“, Oxford 2014

Rosemary Snelling, Doktorandin am Institut für Romanische Philologie der Universität Bochum

Adelina Talamonti, Associazione di Ernesto de Martino, Mitherausgeberin der Nachlassedition

Ulrich van Loyen, Feodor-Lynen-Stipendiat der Alexander-von-Humboldt-Stiftung an den Universitäten L’Aquila und Urbino

Ehler Voss, Wissenschaftlicher Mitarbeiter im DFG-Projekt „Gesellschaftliche Innovation durch nichthegemoniale Wissensformen“ an der Universität Siegen, zuletzt: „Mediales Heilen in Deutschland. Eine Ethnografie“, Berlin 2011

Helmut Zander, Professor für Religionsgeschichte an der Universität Fribourg/CH, zuletzt: „Rudolf Steiner. Die Biografie“, München 2011

Martin Zillinger, Juniorprofessor für Ethnologie im Research Lab „Transformations of Life“ an der Universität Köln, zuletzt: „Die Trance, das Blut, die Kamera. Trance-Medien und neue Medien im marokkanischen Sufismus“ Bielefeld 2014

Traduire De Martino : l’atelier conceptuel de l’anthropologie italienne

19 mars 2014

Claudine Gauthier

Le drame de l’apocalypse chrétienne

SEDE : PARIGI, ÉCOLE PRATIQUE DES HAUTES ÉTUDES, Le France, sala 124

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA

ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE ERNESTO DE MARTINO
 
  Venerdì 21 febbraio 2014
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
L’Assemblea dei Soci è convocata presso la Bibliomediateca dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Largo L. Berio, 3, per il giorno 21 febbraio 2014 alle ore 10 (prima convocazione) e ore 17.30 (seconda convocazione), col seguente ordine del giorno:
1.  Ricordo di Massimo Rosati.
2.  Approvazione bilancio consuntivo 2013 e preventivo 2014.
3.  Progettazione  attività  future,  anche  in  vista  del cinquantenario della morte di E. de Martino.
4.  Varie ed eventuali.
LA PRESIDENZA
Marcello Massenzio

Musiche tradizionali in Basilicata


Musiche tradizionali dell’Umbria

 

Musiche tradizionali dell’Umbria

contiene 2cd

 

Le registrazioni di Diego Carpitella e Tullio Seppilli (1956)

Piero G. Arcangeli, Valentino Paparelli
(a cura di)

Il 9 dicembre del 1956 Diego Carpitella e Tullio Seppilli registrano a Norcia Adolfo Consolini, un contadino semianalfabeta di 64 anni, in grado di “improvvisare” in ottava rima storie che si intrecciano con i grandi poemi epici della letteratura colta: iniziava così una ricerca che, promossa dal Centro Nazionale Studi di Musica Popolare in collaborazione con la RAI e l’Istituto di Etnologia dell’Università di Perugia, nell’arco di due anni si sarebbe conclusa con la più ampia documentazione sulle musiche di tradizione dell’Umbria, realizzata in  un momento in cui i repertori espressivi e gli apparati rituali del mondo contadino erano ancora integri.

Le prime registrazioni, confluite nella Raccolta 33 degli Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, toccarono diverse località nei comuni di Cascia, Città di Castello, Gubbio, Magione, Norcia, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo e SpoletoLa ricchezza di una peculiare cultura musicale è documentata in numerosi brani che, tra canti di lavoro e ottave rime, saltarelli e canti devozionali, canzoni narrative e canti d’osteria, maggi e pasquelle, esaltano la cifra stilistica delle esecuzioni, soprattutto per quanto riguarda la vocalità e l’emissione della voce.

Con una densa riflessione di Seppilli attorno a quel pioneristico viaggio nel cuore della tradizione orale umbra, un’ampia introduzione con puntuali analisi musicologiche dei brani e un apparato fotografico, un’edizione pressoché integrale di una raccolta “storica” di fondamentale importanza per la conoscenza delle musiche tradizionali della regione.

2013, € 26
Formato 14×19, 18 foto in b/n, pp. 252

 

http://www.squilibri.it/catalogo/aem-archivi-di-etnomusicologia/item/152-piero-arcangeli,-valentino-paparelli-musiche-tradizionali-in-umbria.html

Traduire De Martino : l’atelier conceptuel de l’anthropologie italienne

22 janvier 2014

Anthropologie et Histoire. L’illusion archaÏque

 

Séminaire dirigé par Daniel Fabre et Marcello Massenzio

SEDE : PARIGI, ÉCOLE PRATIQUE DES HAUTES ÉTUDES, Le France, sala 124

TRADURRE DE MARTINO: IL LABORATORIO CONCETTUALE DELL’ANTROPOLOGIA ITALIANA

CICLO DI SEMINARI DI STUDIO COORDINATI DA:

GIORDANA CHARUTY, directrice d’étude EPHE ;
DANIEL FABRE, directeur d’étude EHESS ;
MARCELLO MASSENZIO, presidente dell’Associazione Internazionale « Ernesto De Martino »

La preparazione di un’edizione francese dell’opera postuma di Ernesto De Martino, La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali (1977) costituisce il punto di partenza di un ciclo di seminari. Esploreremo il laboratorio documentario e concettuale di De Martino per proporre una nuova versione di quest’opera misconosciuta nell’ambiente intellettuale francese, che sarà pubblicata nella collana “Translations” delle edizioni dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales.
Storici delle religioni, antropologi dei movimenti profetici, politologi, filosofi, storici della psichiatria saranno invitati a commentare il progetto demartiniano di un’analisi critica estesa tanto al millenarismo apocalittico del cristianesimo primitivo, ai movimenti millenaristici del “Terzo mondo”, alle rivoluzioni comuniste valutate nel loro aspetto apocalittico, quanto alla letteratura esistenzialista. Tutto ciò a partire dalla comparazione contrastiva con le esperienze psicopatologiche di fine del mondo, erette a terreno d’indagine etnografica.
Il progetto italiano di un’antropologia della storia e di una ridefinizione dei rapporti tra antropologia e filosofia saranno al centro delle nostre indagini.

SEDE : PARIGI, ÉCOLE PRATIQUE DES HAUTES ÉTUDES, Le France, sala 124.

CALENDARIO :
20 novembre 2013, h. 13-16.
18 dicembre 2013, h. 13-16.
15 gennaio 2014, h. 13-16.
19 marzo 2014, h. 13-16.
21 maggio 2014, h.13-16.
18 giugno 2014, h. 13-16.

N.B. L’elenco dei temi dei singoli seminari e dei relatori presenti sarà comunicato in un secondo momento

Traduire De Martino : l’atelier conceptuel de l’anthropologie italienne

La préparation d’une édition française du livre posthume d’Ernesto De Martino, La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali (1977) est le point de départ de ce séminaire. Nous explorerons l’atelier documentaire et conceptuel de De Martino pour proposer une autre version de cette oeuvre méconnue dans le monde intellectuel français, à paraître dans la collection « Translations » des éditions de l’EHESS. Historiens des religions, anthropologues des mouvements prophétiques, politologues, philosophes, historiens de la psychiatrie seront invités à commenter le projet démartinien de penser ensemble,, aussi bien le millénarisme apocalyptique des premiers temps de l’Eglise chrétienne, les expériences millénaristes du Tiers Monde, les révolutions communistes comme mythes apocalyptiques que la littérature existentialiste, à partir d’une comparaison contrastive avec les expériences psychopathologiques de déréalisation du monde, également érigées en terrain ethnographique. Le projet italien d’une anthropologie de l’histoire et d’ une redéfinition des rapports entre anthropologie et philosophie seront au centre de notre questionnement.

Le troisième mercredi du mois, de 13 à 16h.
A partir du 20 novembre

EPHE, Le France, salle 124.
20 novembre 2013
18 décembre 2013
15 janvier 2014
19 mars 2014
21 mai 2014
18 juin 2014

Lavori in corso


Lavori in corso

Associazione Internazionale Ernesto de Martino
Accademia Nazionale di S.ta Cecilia
Fondazione Gramsci
Magnifico Rettore dell’ Università “Sapienza” di Roma
Dipartimento d Storia Università di Roma “Tor Vergata”
Dipartimento di Sociologia e Comunicazione Università “Sapienza”

 

CENTO ANNI DALLA NASCITA DI ERNESTO DE MARTINO

LAVORI IN CORSO

Seminari di Studio

In questi ultimi anni la letteratura su Ernesto de Martino si è accresciuta con un ritmo considerevole e esprimendo nuovi approcci critici alla sua opera e un nuovo modo di valutare le chiavi interpretative da lui proposte.
Una serie di seminari tematici si propone di dare un quadro di questi studi e ricerche, invitando gli autori che si sono confrontati con l’opera e il pensiero di de Martino e che intendono dialogare tra loro.

PROGRAMMA

22 gennaio

ore 16 – Museo degli Strumenti Musicali della Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Annalisa Bini , Responsabile delle Attività Culturali dell’ Accademia, e Clara Gallini , Presidente della Associazione danno il benvenuto
Daniel Fabre commemora Ernesto de Martino
Ore 18.30 – Bibliomediateca dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Presentazione del fondo librario e archivistico Ernesto de Martino

23 gennaio

Museo degli Strumenti Musicali della Accademia Nazionale di Santa Cecilia
ore 9.30 – Primo Seminario: Furori simboli valori
Presiede : Giulio Angioni
Interventi di :– Roberto Beneduce – Bruno Callieri – Pietro Angelini – Marcello Massenzio
Ore 15.30. Secondo Seminario : Incontri etnografici

Presiede: Clara Gallini

Interventi di : Giordana Charuty – Carla Pasquinelli – Amalia Signorelli

6 FEBBRAIO

Museo degli Strumenti Musicali della Accademia Nazionale di Santa Cecilia
TERZO SEMINARIO
I FILOSOFI E L’ANTROPOLOGO
ORE 15.30
Gennaio Sasso. Presidenza
Marcello Mustè. De Martino e i rapporti con l’ idealismo italiano
Stefano Petrucciani. De Martino, Adorno e le avventure del sé
Placido Cherchi. Mondo Magico – Fine del mondo. Andata e ritorno
Francesco Remotti. Noi e gli altri. Noi più degli altri. A proposito di27 marzoetnocentrismo critico

6 marzo

Museo degli Strumenti Musicali della Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Quarto seminario
LE RELIGIONI E LA COMPLESSITA’ DEI MONDI
h. 11
Marcello Massenzio/Pietro Angelini
Presidenza
Valerio Severino
Pettazzoni, de Martino e il problema degli ‘ultimi appunti ’
Enrico Montanari
Il concetto di “mistero” fra de Martino e Pettazzoni
Nicola Gasbarro
“La fine del mondo”: l’implosione dello storicismo
h. 14.30
Clara Gallini
Presidenza
Maria Ljisa Honkasalo
Women’s sufferings and the role of Russian Orthodox rituals
Paolo Scarpi:
Culture dominanti, culture subalterne e nuove religioni
Paolo Taviani:
I demoni della guerra

27 marzo

Museo degli Strumenti Musicali della Accademia Nazionale di Santa Cecilia
QU I N T O S E M I N A R I O
SUONI IMMAGINI PAROLE
ORE 11
Presiede Annalisa Bini
Rudi Assuntino e Grazia Tuzi
Presentano la mostra on line
Tra ragione e passione. Ernesto de Martino e la spedizione etnologica in Lucania del 1952
Goffredo Fofi e Gino Satta
Partecipano alla discussione
ORE 14,30
Bernard Lortat Jacob
Il dopo ‘ 65 – Objets, terrains, acteurs, discours: il mondo è cambiato
Giorgio Adamo
De Martino e gli studi di etnomusicologia in Italia
Francesco Faeta
Immagini, allocronia, anacronismo. Riflessioni a partire da fotografie demartiniane
Vincenzo Padiglione
Visuale e museale: messe in forma di un rito
Relazioni con supporti visivi e sonori
Segreterie
Franca Franchi 06.5806646 info@fondazionegramsci.org
Paola Pacetti 06.80242347 p.pacetti@santacecilia.it
Adelina Talamonti 333.7402989 associazione@ernestodemartino.it

Ernesto De Martino: letture della storia

Università del Salento
Dipartimento di Studi giuridici
Dipartimento di Filologia, linguistica e letteratura
Facoltà di Scienze sociali, politiche, del territorio

Provincia di Lecce

Centro di studi salentini

Seminario di studi
Ernesto De Martino: letture della storia

Il seminario vuol studiare e ricordare la figura di Ernesto de Martino (1908-1965) con l’occasione del centenario della sua nascita e del cinquantesimo anniversario della spedizione per la ricerca sul tarantismo nel Salento (1959), sulla base delle indagini più recenti sui materiali da lui raccolti e delle più aggiornate riflessioni sui temi da lui affrontati.
Il seminario si articolerà in due cicli, il primo dei quali si svolgerà il 30 e 31 ottobre 2008 a Lecce, presso l’università del Salento, il secondo, in date da stabilire, nella primavera del 2009.
Il primo ciclo comprenderà tre lezioni tenute da alcuni dei più importanti esponenti della ricerca storiografica e antropologica in Europa; nell’ordine in cui sono previsti i rispettivi interventi:
Giuseppe Galasso, Accademico dei Lincei, Università Federico II di Napoli;
Clara Gallini, professore emerito dell’Università “La Sapienza” di Roma, e, tra le alte cose, la principale collaboratrice di De Martino;
Giordana Charuty, Directeur d’études nella sezione Sciences religieuses presso l’Ecole Pratique des Hautes Etudes, a Parigi.

Calendario:
Giovedì 30 ottobre, ore 17.30
Saluti e introduzione dei lavori
Ore 18.00
Giuseppe Galasso: Il Mezzogiorno d’Italia e d’Europa nell’opera di De Martino
Dibattito

Venerdì 31 ottobre, ore 10.00
Clara Gallini: Morsi e rimorsi di mezzo secolo. Sulla recezione della “Terra del rimorso”
Dibattito
Giordana Charuty: L’“esperienza di campo” nell’antropologia demartiniana
Dibattito

Siederanno al tavolo di presidenza, per introdurre e guidare il dibattito: Carlo Alberto Augieri, Eugenio Imbriani, Giancarlo Vallone, docenti dell’Università del Salento e organizzatori della manifestazione, in accordo con il presidente del Centro Studi salentini Antonio Cassiano

Inizio dei lavori, ore 11:

Prima Parte

Presentazione – Saluti:

Claudio Rosati – Regione Toscana
Clara Gallini – Associazione Internazionale Ernesto de Martino
Giovanni Gozzini – Comune di Firenze
Ivan Della Mea – Istituto Ernesto de Martino
Pietro Clemente – Università di Firenze
Vincenzo Striano – Arci Toscana

Ore 13 – 15 pausa pranzo

Ore 15:
Seconda Parte

Tavola rotonda con interventi di:

Pietro Angelini
Rudi Assuntino
Cesare Bermani
Pietro Clemente
Ivan Della Mea
Antonio Fanelli
Clara Gallini
Giovanni Gozzini
Annamaria Rivera